Addio a Sergio Zavoli, il padre dell’inchiesta televisiva

Lutto nel mondo del giornalismo e della cultura. E’ morto a Roma all’età di 96 anni Sergio Zavoli. Iniziò la sua carriera da giornalista nel secondo dopoguerra a Radio Rai. Andò poi a lavorare nella televisione pubblica ideando prima uno dei programmi sportivi più longevi della tv italiana – il “Processo alla tappa”, dedicato del Giro d’Italia – e poi realizzando inchieste giornalistiche di natura storica e politica. 

Nel 1972 va in onda su Rai 1 “Nascita di una dittatura”, programma nel quale si raccontava l’ascesa e lo sviluppo del regime fascista in Italia. Nel 1989 è la volta de “La notte della Repubblica”, inchiesta a puntate realizzata attraverso una serie di interviste- fino ad allora inedite- ai protagonisti del terrorismo italiano degli anni di piombo. Zavoli è stato un volto giornalistico tra i più prestigiosi e riconoscibili, un’autentica figura di riferimento per il pubblico.

I suoi lavori vengono ancora oggi studiati e analizzati nelle scuole di giornalismo di tutta Italia.

Zavoli conduce “La notte della Repubblica” nel 1989

Nella parte finale della sua lunghissima vita è stato presidente della Rai, presidente della Commissione di vigilanza Rai, e senatore per quattro legislature.

Il nome di Zavoli è fortemente legato anche al Centro di giornalismo di Perugia. Zavoli è stato prima tra gli ispiratori della Scuola poi Presidente del Comitato Scientifico della stessa dal 1992, anno della sua fondazione, fino al 1996 ed è rimasto come il più autorevole membro del comitato fino ad oggi.

Nel 2012 Zavoli prese parte alle celebrazioni per i 20 anni della Scuola di Perugia con una “lectio-magistralis” rivolta ai giovani giornalisti. In quella occasione spiegò di non perdere mai di vista il vero obiettivo del giornalismo: “quello di fotografare la realtà in tutti i suoi aspetti, anche quelli più complessi”.